sabato 20 dicembre 2008

Ritorno a Casa

Sono nella casa dove abitavo da bambino
Riconosco ogni oggetto
La disposizione dei mobili, i colori
La luce era diversa negli anni settanta, ho riconosciuto anche quella
Ho aperto tutti i cassetti per essere sicuro che in tutti questi anni nessuno
Abbia toccato la mia roba
C'è un'intera brigata dell'esercito britannico li dentro
Rosa
Sono ancora intenti a schierarsi per fronteggiare l'attacco imminente
Ma l'attacco non avverrà mai
Il divertimento per me era disporre i soldatini come se dovessero affrontare un ingaggio particolare,
e poi, senza che nulla avvenisse, cambiare la disposizione
Sono ancora lì come li avevo lasciati venticinque anni fa
L'ufficiale ha il braccio teso davanti a se mentre sta per prendere la mira
la testa piegata verso l'alto mi guada implorante: "Vado?".
Ho richiuso il cassetto
Ho setacciato tutta la stanza in cerca di quello che avevo lasciato
Ho trovato tutto meccanicamente come se non avessi bisogno di ricordarne la posizione
Devo aver fatto un bel casino perchè mia madre è entrata
Giovane e bellissima
Rideva
Mi ha preso in giro
Una strana calma, una calma enorme
Non so cos'è
Ma non ho mai pianto tanto come al risveglio
Ho rifatto il percorso che mi portava dalla scuola alla casa dei miei
La prima volta dopo venticinque anni
C'è una sensazione che non ho mai più provato
Non abito più lì da sempre
Ho avuto una vita
Altrove
E' solo una stupida villetta con uno sputo di giardino, ma sarà la prima cosa che comprerò
Quando sarò ricco.

"Ritorno a casa" - Afterhours

Ma vaffanculo io mi fermo qui!
"Ritorno a casa" - G2


Il mio silenzio, la mia assenza dal Blog, rapito dal calore di tutti voi amici miei e della mia famiglia, rappresenta bene il mio stato d'animo. Riprendere quell'aereo il 10 Gennaio sarà dura... molto dura... prendetevi le vostre responsabilità per questo :)
"Ritorno a casa" - G1

mercoledì 17 dicembre 2008

Chi è Rolando?

Eccoci in prossimità del Natale e come vuole la tradizione bisogna raccontarci delle storie horror.
E adesso non venitemi a dire che "Il Canto di Natale" di Dickens non vi mette paura, perchè è ovvio che è terrorizzante.

Bene, la storia che vi racconterò è una storia vera, si tratta del nostro terzo coinquilino Rolando e delle sue malefatte.
Ora vi chiederete "Chi è Rolando?".
Rolando è un clown (già vi sento spaventati... fate bene!).
G1 un giorno trovò per terra un volantino con il terrificante faccione del Clown e un numero di telefono.
Io l'ho subito messo in guardia, di lasciar perdere e di non telefonare, perchè come tutti sanno i clown sono creature malefiche che vogliono mangiarti. Prima ti tentano offrendoti i loro palloncini rossi per incartare il cibo e poi quando meno te lo aspetti... ma siccome io ho visto IT so come comportarmi.

Invece G1 è un ingenuo e non solo ha telefonato al clown ma gli ha anche permesso di vivere con noi. Di NASCOSTO! Infatti se io vedessi Rolando la caccerei di casa e lo colpirei con il proiettile d'argento comprato al floh market.
Purtroppo non ho ancora prove certe della presenza di Rolando, ma so che c'è. Posso sentire G1 parlare con lui quando sono nell'altra stanza, trovo le cose fuori posto quando torno a casa... e ovviamente so che si nasconde dentro l'armadio di G1, sento i suoi sospiri, lo sento sbattere l'anta dell'armadio quando entro in quella camera... ma non posso verificare per non violare la privacy di G1.

Lui non se ne rende conto, ma secondo me Rolando è in combutta con la donna delle pulizie e tramano alle nostre spalle.
Sono inoltre convinto che si mangia i Pinoli di nascosto e secondo me se la fa pure con la vicina.
Inoltre ha fatto scappare il tecnico internet la prima volta che è venuto.
Senza contare che ci ruba i calzini/pedalini/calzettoni (chiamateli come vi pare a seconda della regione Italiana da cui provenite).
L'astuto pagliaccio cerca anche di farmi abbassare la guardia, una volta ha messo dentro lo stendino dei panni perchè pioveva per farmi un favore... ma io non ci casco.
Adesso sono un po' preoccupato, perchè stiamo per rientrare in Italia e Rolando avrà libertà di movimento in casa per quasi un mese... o peggio ancora G1 potrebbe volerlo portare con noi...
Basta... è ormai tardi e non si possono più trattare questi argomenti. In Italia diremmo che non si parla di certe cose dopo il tramonto del sole... in Germania il sole non sorge affatto quindi...

domenica 14 dicembre 2008

I vantaggi del Capolinea

Datosi che questo è (era a seconda di quando leggete) l'ultimo week-end da trascorrere in Germania per quest'anno, abbiamo deciso di andare a mangiare fuori con i colleghi Italiani ed eventuali ex-coinquilini tedeschi dei colleghi stessi.

Siamo andati "Al Terrazzino" a mangiare una pizza. Ripeto Pizza. Al Terrazzino la fanno bona e c'è sempre un'atmosfera molto casareccia. A meno che non vai ai tavoli, ai tavoli si paga di più e se mangi la pizza la bancone di fronte al forno (come dire "cotta e magnata") risparmi e hai anche la possibilità di farti prendere per il culo dal fornaio, un sudamericano che ha vissuto in Italia.. senza considerare il plotone di camerieri e cuochi che orbitano intorno al forno.

Vabbè non è questo il punto, lode Al Terrazzino ma io dovevo scrivere di altro, andrò avanti sintetico.
Usciamo d'Al Terrazzino (si potrà scrive' cosi? Moreno verifica pls) (FREDDO)
Puntiamo un mercatino per il Gluhwine.
Era già chiuso (erano le 23:00 più o meno) (SEMPREPIU'FREDDO)
Andiamo in un locale rumoroso, a prendere una birra, mentre sugli schermi fanno vedere sport più o meno sportivi.
Usciamo dal locale (TARDI - FREDDISSIMO)

Corriamo a prendere i tram che ci porteranno a casa (RITARDO - FREDDISSIMO)
Ci svacchiamo sui sedili del nostro amico 12 che termina la corsa proprio nel Nostro Quartiere (se volete cercarlo su Google Earth, la via si chiama Alt-Schwanheim).
Dal Capolinea del 12 fino a casa è una gradevole camminata, 5 o 10 minuti a seconda del freddo e dell'umidità.
Avevo appena fatto una trentina di passi in direzione di casa, ero fermo davanti al passaggio pedonale... ed avevo una terribile sensazione addosso.
Mancava qualcosa.
Mi guardo intorno... il museo dei trasporti c'era ancora, con il suo simpatico robottone. Il Kiosk con i muffin c'era ancora.
Cazzo mica avrò lasciato la borsa sul Tram! Sono fottuto! I documenti! il portafogli!
Phew... avevo ancora la borsa.. per un attimo ho panicato...
ma quell'inquietante sensazione continuava... e mi dicevo: "Pensa, Pensa G2... qui manca qualcosa di familiare, qualcosa che ti porti appresso da almeno 6 mesi... magari di più... CAZZO MI SONO PERSO G1!!!"
Non c'era più.
E allora torna indietro... il Tram è ancora li', Capolinea, ultima corsa... phew....
Ultimo vagone... ed eccolo là, avvolto in un batuffolo di piume fluttuanti (ebbene si ha il piumino che spurga piume in continuazione, secondo me tra un anno sto piumino sarà ridotto ad un K-way se continua cosi).
Lo sveglio, non proprio come vorrebbe lui, ed insieme percorriamo la strada verso casa (FREDDISSIMISSIMA)
Capite l'importanza di abitare al capolinea?

martedì 9 dicembre 2008

Lettera aperta alla donna delle pulizie

Cara donna delle pulizie,
con questa lettera aperta vogliamo innanzitutto ringraziarti pubblicamente per il lavoro che settimanalmente svolgi nel nostro appartamento, spolverando, cambiando le coperte, lavando i piatti che lasciamo a pile il Mercoledì sera solo perchè sappiamo che tanto il giorno dopo ci sei te.

Tuttavia è bene anche farti notare alcune cose.

Per prima cosa le caramelle... ora veramente pensavi che non ce ne accorgessimo? Hai idea di quante regole abbiamo dovuto stabilire affinchè nessuno dei due Gianluca fottesse le gommose Haribo all'insaputa dell'altro? Le abbiamo contate, abbiamo stabilito regole per come e quando aprire la scatola, abbiamo anche deciso che ogni qualvolta la stessa scatola venga solo toccata, si debba immediatamente iniziare a cantare, così da essere sicuri che chi la stia maneggiando non possa avere contemporaneamente la bocca piena, esattamente come ordinavano i pizzicaroli di un tempo ai garzoni quando la sera dovevano riportare la merce dal bancone alle cantine.

Ma a te, nonostante tutto, cosa ti viene in mente? Mangiarti una gommosa quando noi non ci siamo...
Oltre ad essere un vero e proprio furto di caramelle, forse non hai realizzato il turbine di follia, sgomento e panico che hai creato in questo appartamento... sì perchè ora le gommose... sono D I S P A R I.

Ma andiamo oltre.
I cucchiaini... possiamo chiederti cosa diavolo ti hanno fatto i nostri cucchiaini? Tuo padre forse ti picchiava con i cucchiaini? O forse non sai distinguere l'argento dalla plastica e come la più classica delle donne della servitù, stai tentando di fregarti l'argenteria? No perchè sai, noi avevamo tipo 30 cucchiaini di plastica: li usavamo, li lavavamo e poi li riusavamo e così via... ma no, te evidentemente hai un vero e proprio odio per i cucchiaini e puntualmente ogni Giovedì pomeriggio al nostro rientro, dopo magari aver passato tutta la mattinata a sollazzarti con le nostre gommose, al nostro rientro dicevo, i cucchiaini restanti sono sempre meno e presto spariranno del tutto!

Ora siamo ben consapevoli del fatto che non abbiamo iniziato con il piede giusto, noi e te. Sappiamo, e ce ne scusiamo, che abbiamo per settimane intere confuso quel maledetto asciugamano per un tappetino; ma non lo abbiamo fatto a posta... è ROSA, SPESSO e tutt'altro che MORBIDO, quindi perdonaci se lo poggiavamo in terra. Abbiamo capito, dopo quella sfuriata che ci facesti nel tuo polacco stretto, quanto ci tenessi che ci pulissimo la faccia con quell'asciugamano e come avrai potuto ben notare, ora non te lo facciamo più trovare in terra..anzi per evitare ogni tipo di problema, noi quel maledetto asciugamano rosa, non lo utilizziamo più.

Ma questo ti sembra un buon motivo per tutte le angherie che ci stai facendo? Ti chiediamo, anzi no, ti imploriamo di non mangiare l'ultima gommosa rimasta a eterno monito, sottile equilibrio politico tra Gianluca e Giancoso... se anche quell'ultima gommosa dovesse un giorno sparire non so cosa ne sarebbe di noi. E anche i nostri nuovi due cucchiaini, per favore, non li buttare, non sai quanto ci sono costati!

Che il prossimo Giovedì possa essere ricordato come il primo giorno di una nuova era di tolleranza, fiducia e comprensione, tra noi, Gianluca e Giancoso e te, donna delle pulizie.

giovedì 4 dicembre 2008

EPIC FAIL

Magari non tutti sanno cos'è un FAIL.
Letteralmente significa "fallire" e ormai sul web è usato per definire un evento, una persona, anche un oggetto che appunto fallisce miseramente nel suo intento, qualunque esso sia.

Alcuni esempi che mi ritornano in mente direttamente dalla nostra gioventù:

- FLAVIO BIONDI e la sua minaccia riguardante Formula Dè "Se mi perdete gli alettoncini MI INCULO": ecco quella affermazione era un EPIC FAIL (nota bene Epic = Epico, cioè senza eguali)

- PACI che durante un'edizione del Maialino Day è morto per 3 secondi

- Lo stesso GIANCOSO, sempre al Maialino Day, quando dopo aver avuto l'acquolina per tutta la giornata in attesa della cena, poi si arrese dopo solo mezzo panino

- CUBANO che promise alla sua dolce neo-mogliettina, durante la festa infinita dopo il suo matrimonio, che sarebbe rientrato a casa di lì a poco e che soprattutto non era ubriaco

- Sempre il CUBANO quandò tentò di convincermi di non accompagnarlo alla stazione quella mattina per andare a scuola perchè tanto c'era lo sciopero dei treni, dei professori, dei bidelli, i riscaldamenti non funzionavano ecc. ecc. ecc.

Beh credo che abbiate capito cosa un FAIL sia, quindi vi invito ad aggiungere i FAILS che vi ritornano in mente, usando i commenti a questo post...

Per finire vi linko un po' di EPIC FAILS da YouTube...tanto per mantenere internazionale questo argomento...buon divertimento!







domenica 30 novembre 2008

Donne e videogiochi

C'è questa convinzione che le donne e i videogiochi non vadano troppo d'accordo. Ora è inutile e noioso riportare qui tutti i dati che contraddicono questo luogo comune alla "Pippo Baudo è un gran professionista", e in fondo, molti di noi nei tre anni trascorsi sulle lande virtuali di World of Warcraft, hanno avuto una esperienza diretta su quante ragazze trovino divertente giocare con i "giochetti elettronici" per dirla alla Fabrix.

Molti vedono la cosa come una normale evoluzione del rapporto tra donne e uomini, dove non esiste più una così netta distinzione su cosa è da maschi e su cosa è da femminucce.

A confermare queste riflessioni sul mondo dei videogiochi in rosa vorremmo mostrarvi questo filmato che abbiamo trovato in rete (l'audio è fondamentale):

giovedì 27 novembre 2008

Elogio alla pigrizia

Quello che segue è il log di una nostra conversazione via msn di qualche giorno fa.
Per comprendere al meglio questo tripudio di pigrizia è bene farvi sapere che il nostro appartamento è veramente piccolo, solo due stanze, supermini cucinino-ino e un bagnetto-etto-etto; tuttavia, spesso ci troviamo a usare msn per comunicare tra di noi, nonostante contemporaneamente si riesca a sentire l'altro mentre digita sulla tastiera (sempre che i vicini non decidano di renderci partecipi delle loro gioie sessuali)...a volte usiamo anche il microfono...
Gianluca scrive:
la domanda è: con che cosa approviggioniamo il nostro organismo per far sì che anche oggi abbiamo sufficienti risorse energentiche per affrontare il fabbisogno quitidiano di nutrimento?
Giancoso scrive:
raggi solari, e spargendo acqua sul terreno in cui abbiamo infilato i nostri piedi
Gianluca scrive:
ok ma io eviterei quella storia del concime organico
Giancoso scrive:
sì, concordo. Il mio cervello mi dice che stasera vorrò minestrone e che sono sempre bello pienotto, tu quanta fame hai?
Gianluca scrive:
su che scala?
Giancoso scrive:
Scala Lucarelli da 0 a 10+
Gianluca scrive:
allora se è scala Lucarelli, io ho fame Quasi Buono-
Giancoso scrive:
oddio ci sarebbero pure i valori negativi, ma assumo che quelli spuntino fuori solo dopo esser stati al ristorante del porco
Gianluca scrive:
ecco se avessimo un blog tutto nostro questa discussione finirebbe dritta dritta sul web
Giancoso scrive:
mi sa tanto che prima o poi ci tocca
Giancoso scrive:
e diventeremo famosi e la gente da casa voterà su cosa dobbiamo mangiare
Giancoso scrive:
cmq, tornando all'argomento principe
Giancoso scrive:
io mi accontenterei di uno "stoppino" fino al minestrone di stasera
Giancoso scrive:
il punto è: quale "stoppino"?
Gianluca scrive:
il punto è anche: cosa diavolo è uno "stoppino"?
Giancoso scrive:
è una storia lunga
Giancoso scrive:
lo "stoppino" è stato definito così da me e mio fratello
Giancoso scrive:
per indicare qualcosa in grado di stoppare la fame
Giancoso scrive:
fino al momento del pasto o dell'abbuffata
Giancoso scrive:
qualcosa che stoppa la fame ma non ti sazia
Gianluca scrive:
ok allora sembra proprio che io debba alzare il mio culo dalla sedia e controllare il frigo
Giancoso scrive:
PROMEMORIA: Comprare Webcam wireless da insallare nel frigo
Gianluca scrive:
che dio stramaledica quel giorno di 5 mesi fa quando entrando in questa casa tu mi battesti sul tempo prenotanto la stanza più lontana dal frigo e dalla cucina
Giancoso scrive:
è la stanza che mi ha chiamato.. sentivo come un sussurro... ma che dico era come un ansimare che a volte diventa una vagito... e ancora lo sento specie nelle notti dei weekend
Gianluca scrive:
PROMEMORIA 2: Comprare il lanciamissili USB con telecamera così da poter legare degli "stoppini" su i missili e lanciarceli in bocca
Giancoso scrive:
SI!
Ora è bene notare alcune cose:
  • Siamo dei fottutissimi pigri
  • I vicini trombano un botto
  • La parola "stoppino" dovrebbe essere usata comunemente
  • Sì, il lanciarazzi USB esiste davvero
  • Lucarelli rules

A presto!

lunedì 24 novembre 2008

Ma dove cazzo siamo?

Oggi pomeriggio, tornando dal lavoro, ci siamo beccati quella che in Italia avremmo definito una "bufera di neve". A pensarci bene e soprattutto a guardare fuori dalla finestra, in effetti non ne deve essere caduta poi così tanta, ma non vi voglio parlare tanto delle condizioni climatiche avverse qui a Francoforte, bensi della crisi isterica con tanto di risata incotrollata che ci ha assalito nel bel mezzo della strada quando eravano sotto la tormenta.

E' stato un attimo, ci eravamo fermati per decidere se comprare il pane nel forno davanti casa, quando ci siamo guardati, infreddoliti, pieni di neve, in una via, un quartiere, una città tutto d'un tratto troppo lontani, come se ci avessero in quel preciso istante prelevati dalla Sabina e posizionati qui.

Sotto la neve di Francoforte, come già altre volte ci era capitato anche in Polonia, abbiamo capito improvvisamente quanto fossimo lontani da ciò a cui siamo stati abituati per anni, come se il nostro cervello avesse realizzato solo in quel momento il viaggio, la nuova vita, l'aria differente...ci siamo guardati e abbiamo detto "Ma dove cazzo siamo?" e giù a ridere come pazzi.

Beh manca meno di un mese ormai...e poi si torna...magari troviamo la neve anche là...


Scrivendo Polonia mi è venuta un po' di nostalgia per Varsavia...quindi beccatevi questa foto del centro

sabato 22 novembre 2008

Benvenuti nel nostro Blog!

Sono sempre stato attratto dal mondo dei Blogs. Ho amici che da tempo ne hanno iniziato uno, e spesso mi sono ritrovato a farci una capatina, anche sotto anonimato, magari solo per leggere qualche articolo, vedere qualche foto, leggere gli stati d'animo di chi scrive. Ora però, dopo aver trascorso quasi 7 mesi lontano dagli amici, dalla famiglia, avere un Blog sembra quasi una necessità; ovviamente non ho perso del tutto i contatti con chi mi sta più a cuore, tuttavia attraverso questo spazio vorrei semplicemente mettere a disposizione di chi legge una istantanea della mia vita qui, lontano da tutti.

Beh non proprio da tutti: in effetti in questi 7 mesi mi è capitato spesso di notare vicino a me un altro Gianluca...Giancoso per distinguerci...che poi è strano perchè in effetti Io questo "Giancoso" lo conoscevo anche da prima...diciamo dalle superiori, diciamo anche da circa 15 anni.

E così eccoci qui, il Blog dei due Gianluca, o Gianluca Quadro, perchè in fondo ultimamente condividiamo la casa, il lavoro, il cibo, il freddo, l'umidità, le gioie e i dolori e allora perchè non condividere anche un Blog?

Se vi manchiamo, se vi chiedete chissà cosa fanno quei due in terra Tedesca, o anche se volete farci sapere come vanno le cose lì, beh siamo felici di darvi il benvenuto (come sempre) in questo "Antro della Bestemmia" virtuale.

Portate qualcosa da mangiare... la Birra ce la mettiamo noi.