giovedì 1 novembre 2012

La Grande Truffa - Parte 1


Se c'è un gioco che mi ha sempre attirato all'inverosimile senza che io abbia mai trovato tuttavia il coraggio di giocarci, quello è EVE Online. Per chi non lo conoscesse, EVE è un MMORPG molto atipico, ma dal grande successo e che ormai è in giro da quasi 10 anni, con una base ben consolidata di accaniti e devoti giocatori che ha anche superato i 400.000 iscritti. Il gioco di per se è un simulatore manageriale spaziale, dove i giocatori interagiscono tra loro mentre lavorano, commerciano, combattono, e creano alleanze in un unico universo permanente, composto da più di 7.500 sistemi stellari.


Data la sua natura, EVE Online è anche molto più che un videogioco. EVE Online è come una finestra su un futuro lontano, un'occhiata a come l'essere umano potrebbe vivere la conquista dello spazio e la vita tra le stelle, perchè l'interazione tra i giocatori è reale, non simulata, e quando 400.000 persone vivono una realtà, virtuale o reale che sia, la vera natura dell'essere umano emerge in tutta la sua intelligenza, creatività, malvagità.

Quella che seguirà divisa per capitoli, in differenti post, è una delle tante storie che succedono quotidianamente su EVE Online. Originariamente pubblicata su un blog nel 2009, è stata successivamente ripubblicata a questo indirizzo e il mio scopo qui è soltanto quello di condividerla con i nostri followers traducendola in Italiano.  Ecco a voi la storia di Nightfreeze e la sua grande truffa.

La Grande Truffa - Parte 1
Questa è una storia di intrighi, inganni e doppi giochi. È una storia di bugiardi, banditi e avidità. È una storia della peggiore condizione umana, e di come l'idea di trarre profitto trascinerà un bravo ragazzo nelle profondità più oscure del male e del tradimento.

Questa è la storia della mia vita in Eve Online.

Eve Online è un MMORPG spaziale con un un livello di profondità tale da spazzare via giochi tipo Shadowbane e City of Heroes. È anche un gioco stupendo, con abbaglianti Soli, splendenti stelle e accuratissime navi spaziali. Sotto la sua dorata bellezza tuttavia, si nasconde un gioco mal disegnato che ricompensa l'avidità e la violenza e punisce il duro lavoro e l'onestà; a pensarci bene, questa è una buona rappresentazione del capitalismo. Ho iniziato a giocare ad Eve qualche settimana prima della sua uscita ufficiale, nell'Aprile del 2003, e subito ho imparato le caratteristiche essenziali del gioco. Questa conoscenza si sarebbe rivelata assai utile più tardi, poichè Eve venne rilasciato con un sistema economico tale che mi diede l'opportunità di accumulare il capitale iniziale necessario per attuare ciò che probabilmente sarebbe diventata la più grande truffa mai vista in gioco.

Sfortunatamente, per iniziare a divertirsi ed entrare a pieno nelle meccaniche di gioco, è necessario avere crediti (ndt: i soldi in gioco). Molti, molti crediti. Tuttavia non è facile ottenere crediti semplicemente uccidendo nemici NPC (ntd: personaggi non giocati da esseri umani), o "pirati"come sono stati chiamati dai creatori del gioco, perchè questi pirati normalmente o appaiono in potentissimi gruppi capaci di disintegrare in pochi secondi anche una nave di medio livello equipaggiata al massimo, oppure si trovano lontanissimo e una volta uccisi rilasciano solo oggetti mediocri tanto che solo l'idea di dedicarsi a ucciderli per trarne profitto era ridicola.

Poichè la creazione di oggetti (crafting) non è mai stato nel mio stile, costruire navi per poi rivenderle era fuori discussione. A questo punto erano rimaste solo due opzioni per me: potevo dedicarmi al commercio o potevo minare asteroidi.

L'intera idea di "minare" in Eve consiste nel premere Ctrl + F, trovare un asteroide, poi raggiungerlo con il pilota automatico e guardare piccoli pezzetti di roccia volare dall'asteroide dentro la tua nave; dopo aver aspettato per 5-10 minuti che l'asteroide si dissolva, si ripete l'intero processo a oltranza, per ore e ore, fin quando la tua nave è piena di rocce spaziali. A questo punto occorre vendere il carico ricavando più o meno l'equivalente di un oncia di cotone. In caso non l'aveste capito, minare in Eve Online è divertente come scopare un grasso cadavere in decomposizione.

Percorrere le rotte del commercio, diversamente dal minare, prevedeva un certo grado di intelligenza e acume. Il concetto di base era portare materiali a basso costo da un settore della galassia ad un altro settore dove era possibile rivenderli a un prezzo più alto. Comprare a basso costo, rivendere a un prezzo più alto. Con una grande nave, i giusti materiali e la conoscenza delle rotte più proficue e meno battute, una persona poteva fare 10 milioni di crediti in una notte di lavoro. Per un breve periodo, io ero una di queste persone.

Le mie prime settimane dopo l'uscita di Eve sono state davvero noiose. Entravo in gioco dopo la scuola, minavo asteroidi per ore con il mio miglior amico Trazir, e poi rivendevo le rocce e i minerali ai negozianti NPC per pochi spiccioli. Tutto questo lavoro tuttavia non era inutile; dopo aver parlato con alcune persone di gran successo in gioco, e dopo aver fatto alcune ricerche sui vari tipi di navi spaziali, io e Trazir ci prefissammo un preciso obbiettivo: raccimolare insieme 2 milioni di crediti per la fine della nostra seconda settimana. Con quei soldi avremmo comprato una nave industriale, moduli da carico addizionali e due sempre essenziali micro warp drives o MWDs (ndt: moduli usati per incrementare enormemente la velocità della nave). Le navi industriali in Eve, o "Indies", erano giganti. Potevano trasportare un'enorme quantità di carico, incrementata ancor di più dai moduli di carico addizionali, ed erano relativamente economiche da comprare. Questi bestioni da carico spaziali rendevano possibile trasportare grandi quantità di beni e ricavare così un grande profitto.

C'era solo un problema: le Indies erano lentissime quando non si stava facendo il salto interstellare e di conseguenza erano inclini ad essere distrutte per mano di stronzi che aspettavano all'uscita dei warp gates, uccidendo gli innocenti commercianti. Era a questo punto che gli MWDs entravano in gioco; nel momento in cui si incontravano certi personaggi uscendo dal salto interstellare, appena fuori dal warp gate, occorreva immediatamente attivare gli MWDs e schizzare via in salvo. Non è possibile contare con certezza tutte le volte che la mia vita è stata salvata dai miei fidati MWDs. Ormai avevo pompato la mia Indy con extra container per il carico e diversi MWDs. Il solo problema era che ancora una volta ero rimasto senza soldi; sicuramente non avrei fatto nessun soldo come commerciante se non avessi avuto i crediti necessari per comprare i beni da scambiare. E così, ho fatto ciò che ogni uomo d'affari farebbe per avviare una impresa intergalattica:

Ho chiesto un prestito.

Nel corso della mia breve vita da minatore, ho incontrato un tizio chiamato "HardHead" che frequentava lo stesso campo di asteroidi che visitavo ogni notte. Dopo un pò di ore chiacchierando online, ho ottenuto il suo contatto ICQ (ndt: un tipo di chat client) e ho parlato con lui più o meno regolarmente. Il suo nome reale era Vinnie e lui era uno di quei super-nerd con 4 computer su cui girava contemporaneamente lo stesso gioco; mi spiegò come avesse programmato una macro per minare sui suoi altri 3 computer e di come riuscisse a fare circa 250.000 crediti di puro profitto ogni notte, semplicemente lasciando i suoi computer accesi. La cosa mi interessò parecchio e lui mi mandò addirittura il programma da lui usato, chiamato "EZmacro", ma sfortunatamente ero davvero troppo pigro solamente per registrare una semplice macro e assicurarmi che funzionasse a dovere. Tuttavia il masochismo di HardHead pagava fin troppo bene; mentre io e Trazir eravamo quasi in banca rotta, HH disponeva di quasi 6 milioni di crediti. Così gli spiegai il mio progetto con le rotte commerciali, di come investendo in me lo avrei trasformato in un Donald Trump virtuale. Gli propinai le più deliziose stronzate disponibili su questo lato dell'Atlantico, invitandolo ad assaggiarle una dopo l'altra, gentilmente, lentamente. Alla fine della serata, il mio conto in banca disponeva di 3.000.017 crediti. Andai a dormire contento, pienamente convinto non solo di ripagare HardHead al più presto, ma anche di aggiungerci laudi interessi.

Continua con la Parte 2     

  



                       

0 commenti:

Posta un commento